Sono complessivamente 2.614 gli
interventi di soccorso effettuati nell'intera stagione 2021-22
dai carabinieri sciatori nei comprensori sciistici della
provincia di Trento. I militari, circa 40 persone con formazione
e mezzi specifici (tra cui undici motoslitte e un gatto delle
nevi), sono stati impegnati su circa 500 chilometri di piste,
con compiti di soccorso, vigilanza e polizia.
Del totale degli interventi, 75 hanno richiesto l'intervento
dell'elisoccorso, mentre in cinque casi l'immediato intervento
dei carabinieri ha consentito di salvare la vita dello sciatore.
"Di fatto, oltre l'80% degli incidenti è dovuto a cause
accidentali (errore o cedimento dello sciatore), mentre la
rimanente parte è attribuibile a varie cause, tra cui solo il 9%
per la collisione tra sciatori e il 2% per impatto contro
ostacoli fissi e mobili. Queste ultime due situazioni sono
quelle che generano i sinistri di maggiore gravità o con
decesso", ha spiegato, in una nota, il comandante provinciale
dei carabinieri di Trento, Matteo Ederle.
Mediamente si sono registrati 30 infortuni al giorno, a
fronte di un flusso medio di 382.081 persone.
L'orario in cui si verificano più infortuni è tra le 12 e le
13. Gli incidenti sono più frequenti tra gli uomini, e la fascia
d'età più colpita va dai 21 a 30 anni. Vi sono stati anche
diversi casi di malori sulle piste da sciatori con più di 60
anni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA