Che cosa ha provocato il
fortissimo vento che in soli tre giorni - 27, 28 e 29 ottobre
2018 - ha abbattuto 42 milioni di alberi in Trentino, Alto
Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, un dato mai registrato in
epoca recente in Italia? Al Museo degli usi e costumi della
gente trentina saranno diverse e in varie modalità le occasioni
per riflettere sul dopo Vaia, grazie alla mostra "i Suoni di
Vaia", che sarà inaugurata giovedì 28 aprile al Museo di San
Michele all'Adige, in Trentino.
Un percorso sonoro con alcune testimonianze audio di persone
di età diversa. A precedere l'ascolto, si potranno ammirare "i
Segni di Vaia", undici scatti fotografici d'autore e, in prima
proiezione assoluta, un video sul rapporto uomo/natura. Poi, nel
periodo maggio-ottobre 2022, è previsto un ciclo di incontri
divulgativi per approfondire le tante tematiche suggerite da un
evento meteorologico estremo come quello dell'ottobre 2018. "i
Suoni di Vaia" e "i Segni di Vaia" saranno visitabili fino al 29
ottobre 2022, giorno che, nel 2018, segnò drammaticamente, oltre
alla regione Trentino Alto Adige, un territorio molto vasto, con
otto vittime e danni stimati in ben oltre tre miliardi di euro.
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