Nel primo trimestre del 2022
l'Inail ha registrato 2.189 denunce di infortunio sul lavoro in
Trentino, il 22,5% in più rispetto all'anno precedente. Lo
rendono noto, attraverso un comunicato congiunto, Manuela
Faggioni, Katia Negri e Alan Tancredi, che seguono l'ambito
salute e sicurezza per Cgil, Cisl e Uil del Trentino, in
occasione della Giornata per la salute e la sicurezza sul
lavoro.
Nel rapporto di Inail si evidenzia un incremento di infortuni
in ambito industriale e dei servizi, con le denunce che passano
da 1.447 a 1.739. In particolare, crescono le denunce nel
comparto manifatturiero, delle costruzioni, del trasporto e del
magazzinaggio. Stabili gli infortuni nel turismo e in
agricoltura, mentre si continua a ridurre in sanità.
"Non basta dire che la ripresa è in atto, si lavora di più e
quindi aumenta anche il rischio di infortunio, è ora di
cominciare a fare realmente qualcosa per invertire la rotta. E
purtroppo, al di là delle belle parole, né dalla Provincia di
Trento né dal mondo delle imprese abbiamo ricevuto segnali
concreti in questa direzione", affermano i sindacalisti, che
chiedono di rendere efficaci i tavoli di lavoro istituzionali e
favorire la presenza dei rappresentati dei lavoratori per la
sicurezza territoriali.
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