Nel periodo della pandemia, tra
il 2019 e il 2020, solo 56 dei 166 comuni del Trentino non hanno
subito perdite di popolazione. Lo comunica Istat nel Censimento
della popolazione relativo al 2020. I comuni che registrano il
maggiore incremento di popolazione sono Andalo (+12,3%), Canazei
(+6,2%) e Pinzolo (+3,1%). Sono invece 110 i comuni dove la
popolazione diminuisce: il calo più consistente in termini
relativi si riscontra nei piccoli comuni di Cis (-4,3%) e Sfruz
(-3,6%), la cui popolazione è, rispettivamente, di 298 e di 364
abitanti nel 2020. La riduzione di popolazione riguarda tutte le
soglie demografiche: il 65,5% dei 58 comuni fino a 1.000
abitanti, il 65,9% degli 88 comuni con popolazione compresa tra
1.001 e 5.000 residenti, nove dei 15 comuni con popolazione tra
5.001 e 10.000 abitanti e i cinque comuni più grandi.
La dinamica demografica in atto da alcuni anni, con un
esubero dei decessi rispetto alle nascite, è stata ulteriormente
indebolita dalla pandemia da Covid-19. L'eccesso di decessi,
direttamente o indirettamente riferibile alla pandemia -
sottolinea l'Istituto di statistica - ha comportato nella
provincia di Trento l'incremento del tasso di mortalità da 9,3
del 2019 a 12 per mille del 2020, con il picco di 39 per mille
del comune di Nomi, dove è presente una rilevante componente
anziana.
Sulla natalità gli effetti sono meno immediati e il calo
delle nascite, registrato anche nel 2020, è riconducibile
soprattutto a fattori pregressi, come la sistematica riduzione
della popolazione in età feconda, la posticipazione nel progetto
genitoriale e il clima di incertezza per il futuro. Tra il 2019
e il 2020 il tasso di natalità è sceso da 7,8 a 7,5 per mille,
con un calo particolarmente accentuato nel comune di Garniga
Terme (da 8,4 a 0,0 per mille).
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