/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ravasi: abbiamo la speranza che ci sia più interculturalità

Ravasi: abbiamo la speranza che ci sia più interculturalità

Presidente Pontificio consiglio cultura al Festival di Trento

TRENTO, 02 giugno 2022, 17:53

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Oggi la cultura, come pensiero nobile, è un concetto superato. Ora parlare di cultura vuol, dire partire dal fatto che non viviamo più con un unica cultura, come quella europea o del nord del mondo. Abbiamo la speranza che ci sia più interculturalità, però abbiamo delle derive". Lo ha detto il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, ospite del Festival dell'Economia di Trento, in dialogo con la scrittrice Silvia Avallone.
    Ravasi ha parlato di filosofia, etica e spiritualità: "L'antropologia, così come la leggiamo, è la prospettiva che abbiamo è quella di definire non soltanto la pelle delle persone, ma di definire anche ciò che batte su questa pelle, che può essere anche il divino, per il credente, e dall'altra si può definire quel mistero che ci circonda". Citando Gilbert Keith Chesterton, Ravasi ha detto che "il mondo perirà per mancanza di meraviglia".
    La seconda testimonianza - ha proseguito Ravasi - è quella di Paul Ricoeur: "Viviamo in un'epoca in cui alla bulimia dei mezzi corrisponde l'atrofia dei fini". "Pensiamo alla tecnologia, all'informatica, alla scienza. Dall'altra però quanto poco ci si interroga sul senso della vita".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza