"Lo sviluppo di nuove tecnologie e
in particolare la digitalizzazione delle attività, consentono
azioni di interoperabilità in grado di garantire un'effettiva e
progressiva semplificazione dell'attività amministrativa,
contribuendo a consolidare un rapporto di fiducia tra pubblica
Amministrazione e cittadino". Così il direttore generale
dell'Istituto di previdenza nazionale Vincenzo Caridi a Bolzano
nell'ambito del Seminario "Inps, protezione sociale e
territorio: la forza dei servizi prestati alla comunità".
"Un esempio di questa interoperabilità sono i fondi locali di
solidarietà intersettoriale di Trento e Bolzano, fondi a
gestione Inps, che erogano direttamente la cassa integrazione
alle aziende che per caratteristiche dimensionali o numero di
lavoratori non sono iscritte alla CIG (prevalentemente per il
turismo, il terziario, il commercio etc..) a cui nel periodo
pandemico il legislatore ha assegnato la gestione della deroga.
Questi fondi sono passati da 40 prestazioni prima della pandemia
a 80.000 e quindi sostanzialmente hanno contribuito a sostenere
il tessuto occupazionale in attesa della ripresa delle aziende.
E anche oggi i fondi stanno continuando a funzionare e a
supportare la tenuta del tessuto e il patrimonio professionale
delle aziende e sono un ottimo esempio della sinergia con la
comunità locale (la provincia di Bolzano ha tra l'altro
finanziato con una cifra importante (20 milioni di euro) i fondi
durante l'emergenza) e con i sindacati dei lavoratori e di parte
datoriale che fanno parte del comitato amministratore".
Caridi ha poi dato il benvenuto ai 28 neoassunti che
contribuiranno - ha detto - a digitalizzare i servizi. La
vicepresidente Inps Luisa Gnecchi ha augurato buon lavoro ai
nuovi dipendenti. "Dell'Inps - ha detto - c'è bisogno dalla
nascita alla morte e anche post mortem e quindi questo lavoro è
splendido".
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