"L'autonomia altoatesina è un
modello concreto per l'Europa e per tutta la comunità
internazionale. In questa congiuntura internazionale davvero
difficile il modello altoatesino di dialogo e convivenza è
quanto mai rilevante, specie alla luce dell'aggressione russa in
Ucraina. Ogni possibile via d'uscita diplomatica dalla crisi
ucraina passa infatti anche attraverso una soluzione efficace
del problema delle minoranze nel futuro assetto di pace". Lo ha
detto il ministro degli esteri Luigi di Maio, intervenendo a
Bolzano per i 30 anni della quietanza liberatoria.
"Il modello altoatesino - ha aggiunto Di Maio - ha suscitando
una crescente attenzione internazionale, perché si propone come
esempio virtuoso di dialogo e soluzione consensuale nelle
controversie e di tutela di minoranze nell'ambito di uno
sviluppo armonioso".
"Va evitata la pietrificazione dell'autonomia altoatesina,
altrimenti corre il rischio di essere corrosa. Il successo del
modello altoatesino sta proprio nel suo costante sviluppo,
garantendo una situazione win win" per tutti. Lo ha detto il
ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg. Secondo
il ministro austriaco, "le cose che funzionano non sono
scontate, come spesso si crede, basta infatti pensare
all'Ucraina, dove viene messo in discussione addirittura il
diritto di esistere di un intero popolo".
L'Alto Adige, con la presenza di diversi gruppi linguistici
che convivono pacificamente, "è una piccola Europa in Europa".
Lo ha detto il governatore Arno Kompatscher, sottolineando che
l'autonomia ha garantito uno sviluppo positivo a tutti i gruppi
linguistici, come ora anche ai nuovi cittadini. L'Alto Adige -
ha proseguito - "è una storia di successo per una efficace
tutela delle minoranze". A Bolzano è anche intervenuto il
rappresentante speciale delle Nazioni unite per le questioni
delle minoranze Fernand De Varennes che ha parlato di
"un'anniversario del successo, della pace e della stabilità".
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