Presidio degli attivisti di
Centro sociale Bruno, Assemblea Contro il Carovita e Assemblea
Antirazzista Trento in via Bolzano 48, a Gardolo, a fianco della
famiglia Ben Sassi, sotto sfratto esecutivo per non essere
riuscita a pagare in tempo 2 rate delle spese condominiali
risalenti al periodo autunno 2021.
"Non possiamo permettere che un intero nucleo familiare, con
una bambina di 7 anni e un bambino di 1 anno e mezzo con una
grave invalidità, finisca per strada nel colpevole silenzio
delle istituzioni. Basta persone senza case, basta case senza
persone", dicono gli attivisti.
"Silenti sono rimasti anche i servizi sociali del Comune di
Trento che non hanno prospettato soluzione alternativa alla
comunità per la madre e i bambini, rifiutata in quanto
dividerebbe la famiglia e lederebbe il supremo interesse dei
bambini, in contrasto con la Convezione Onu sui diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza", commentano ancora gli
attivisti, che chiedono di istituire un "fondo provinciale per
le morosità,
investimenti per aumentare il numero delle case popolari Itea,
aumento della tassazione sugli appartamenti sfitti dei
palazzinari".
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