Il 10 giugno sono stati erogati
1.768.380 euro a 12.163 famiglie trentine come bonus per la
didattica a distanza (Dad), ristoro messo in campo dalla
Provincia, tramite l'Apapi - l'Agenzia per l'assistenza e la
previdenza integrativa - che si aggiunge alle quote B1 e B3
dell'assegno unico provinciale. La misura - sottolinea la
Provincia in una nota - è indirizzata alle famiglie che lo
scorso anno han dovuto tenere i figli a casa da scuola a seguito
della pandemia. L'aiuto è pari a 120 euro per le famiglie con
figli fino a 14 anni e un indicatore Icef fino a 016, e a 300
euro per le famiglie con figli invalidi fino al 21esimo anno di
età, senza alcuna ulteriore limitazione rispetto all'indicatore
Icef richiesto per l'assegno unico provinciale. Nel dettaglio
sono stati erogati 1.307.400 euro pari a 120 euro per 10.895
famiglie, 159.000 euro pari a 300 euro per 530 famiglie e infine
301.980 euro pari a 420 per 719 famiglie che hanno potuto
cumulare i due aiuti (120 e 300 euro).
"Si tratta di un aiuto che, come amministrazione, abbiamo
messo in campo in piena emergenza pandemica - commenta nella
nota l'assessora Stefania Segnana - proprio per venire incontro
alle famiglie con bambini, soprattutto disabili, che hanno
dovuto affrontare difficoltà, durante il periodo della didattica
a distanza, o spese non previste, come l'acquisto di materiale
informatico. Grazie ai 2 milioni di euro che avevamo previsto a
bilancio, siamo riusciti ad erogare il bonus Dad a tutte le
famiglie che rientravano nei parametri previsti".
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