"La riforma della giustizia è
l'infrastruttura per la riforma dell'intero paese". Lo ha detto
la ministra Marta Cartabia durante la tappa bolzanina dei
"Dialoghi sul Pnrr". "Il settore della giustizia - ha aggiunto -
svolge un ruolo importante per tutto il Pnrr. Se la giustizia
funziona, i vantaggi si irradiano su tutto il paese".
Cartabia ha evidenziato che la giustizia a Bolzano, come in
altre zone d'Italia, funziona "abbastanza bene", ma "il sistema
giustizia deve funzionare nel suo complesso e non solo con punte
di diamante e sacche di inadeguatezza". Con il Pnrr - ha
proseguito - "sono in arrivo enormi flussi di fondi, che
attirano l'attenzione della criminalità organizzata".
Secondo la ministra, una delle "parole chiavi per il settore
giustizia è quella della digitalizzazione". Grande attenzione
viene prestata alla riduzione dei tempi dei processi. "Vogliamo
consegnare alla prossima generazione un'Italia migliore, un
sistema Italia migliore", ha proseguito Cartabia. "Per questo
motivo puntiamo molto sui giovani". La ministra ha sottolineato
l'importanza dell'introduzione degli assistenti dei giudici,
"giovani giuristi che lavorano a supporto dei giudici, anche
perché giovani e digitalizzazione vanno d'accordo". "L'ufficio
del processo ha avuto un grandissimo successo a livello
nazionale. Sono complessivamente 9.000 i magistrati in servizio,
mentre i funzionari del nuovo ufficio di processo sono 8.200. Si
tratta di un'importante iniezione". Cartabia ha anche annunciato
che la prossima settimana saranno previste 5.400 figure
tecniche, "indispensabili per il funzionamento e l'efficacia dei
tribunali".
La ministra ha concluso ricordando le grandi riforme del
2021, come la legge delega per il processo civile e quella del
processo penale, come anche la recente riforma del Csm. "Durante
i miei incontri all'estero ho avuto conferma che la nostra
giustizia a volte viene vista come lenta e imprevedibile", ha
detto Cartabia.
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