"Durante il fine settimana le
centrali di Santa Giustina e di San Floriano, che alimentano
l'Adige, produrranno più energia elettrica di quella che
solitamente è richiesta, rendendo così disponibili maggiori
quantità di acqua, in modo da garantire una portata più elevata
anche per i territori a valle della nostra provincia". Così il
presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti,
ed il vice, Mario Tonina, spiegano la decisione di sostenere gli
approvvigionamenti idropotabili dei territori confinanti dando
maggiore disponibilità di acqua anche a beneficio di Veneto e
Emilia Romagna.
Come spiega Massimo De Alessandri, presidente di Dolomiti
Energia, saranno garantiti complessivamente 26 mü/sec in più di
portata al fiume Adige, con 7 mü/sec in più per ciascuna
centrale trentina. Una soluzione temporanea, che potrebbe
comunque essere ripetuta nel tempo anche in base alle condizioni
meteorologiche e in attesa di riscontrare benefici dai risparmi
idrici raccomandati dall'ordinanza di Fugatti e dalla nota
inviata giovedì scorso ai sindaci trentini.
"Abbiamo accolto con favore la decisione dei maggiori
operatori dell'idroelettrico, Dolomiti Energia, Alperia e San
Floriano Energy, che d'intesa con noi hanno condiviso la
necessità di operare una scelta di solidarietà verso i territori
confinanti, che in questo momento si trovano in condizioni di
deficit d'acqua", commentano Fugatti e Tonina.
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