I vigili del fuoco volontari del
distretto della val di Fassa sono impegnati dall'inizio del
disastro della Marmolada per assicurare supporto tecnico e
logistico agli operatori specializzati impegnati nelle
operazioni sul ghiacciaio. A loro - si apprende - è stato anche
affidato il delicato compito di ricomporre i resti delle vittime
rinvenuti in quota e portati nel Palaghiaccio di Canazei per
l'identificazione.
"I nostri vigili del fuoco hanno assunto un compito di
supporto logistico alle forze che operano sul campo nelle
ricerche in un ambiente montano particolarmente ostile", ha
spiegato all'ANSA il presidente della Federazione dei vigili del
fuoco volontari del Trentino, Giancarlo Pederiva.
Nel primo giorno del disastro, una quarantina di vigili del
fuoco volontari hanno assicurato il proprio appoggio alle prime
squadre di soccorritori intervenuti sul ghiacciaio, garantendo
l'illuminazione della zona interessata dalle ricerca attraverso
dei riflettori. Di seguito, una decina di vigili del fuoco si
sono alternati ogni giorno per assicurare l'appoggio necessario
alle operazioni in corso. In prima linea vi è anche il parroco
di Canazei, don Mario Bravin, vice ispettore del corpo. Domani
il sacerdote e vigile del fuoco volontario concelebrerà la messa
a suffragio delle vittime assieme all'arcivescovo di Trento,
Lauri Tisi, e al vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol.
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