Poco più di 4,5 milioni di euro
per abbattere le liste d'attesa della sanità. Lo ha deciso con
una delibera la Giunta provinciale, integrando il Piano che ha
già ottenuto l'ok del Ministero della salute. Intenzione della
Provincia è mettere in campo interventi straordinari per il
recupero delle prestazioni di ricovero, assistenza specialistica
e screening. La Giunta - rispondendo alle accuse mosse dal Pd -
ha quindi precisato che sui tempi di attesa ha fortemente
impattato la pandemia, in particolare durante il lockdown.
Quattro le strade che l'Azienda sanitaria percorrerà per dare
attuazione all'indicazione dell'amministrazione provinciale:
ricorso alle prestazioni aggiuntive del personale sanitario;
assunzione di personale; appoggio alle strutture private
accreditate per le attività diagnostica strumentale e per le
visite; presa in carico proattiva da parte del Cup degli utenti
in attesa di visite di controllo.
Sul fronte dei ricoveri ospedalieri, si punta al recupero in
particolare per le specialità di cardiologia, ortopedia,
otorino, chirurgia generale, chirurgia plastica, oculistica,
maxillo-facciale e vascolare. Per quanto riguarda le richieste
con Rao ad elevata priorità - precisa la Provincia, anche in
questo caso riferendosi ai rilievi mossi dal Pd - la Giunta
sostiene che molte "non rientrano nei criteri clinici previsti".
L'assessora provinciale alla sanità, Stefania Segnana, ha
definito "esagerata" la polemica innescata dai consiglieri dem
in un periodo in cui il sistema sanitario "è sovraccarico".
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