"La guerra russa all'Ucraina ha
sollevato il tappeto sotto il quale era stata nascosta la
questione della sicurezza dal 1954, il cui esito è stato una
Europa integrata sul piano economico ma non su quello politico e
militare. Senza una efficace capacità di auto-difesa, l'Europa
integrata non potrà difendere le sue libertà, la sua democrazia,
il suo welfare". Così, il politologo ed esperto di relazioni
internazionali, Sergio Fabbrini, alla 19/a edizione della Lectio
degasperiana. L'annuale appuntamento promosso dalla Fondazione
trentina Alcide De Gasperi a Pieve Tesino era dedicato
quest'anno al tema del "Il ritorno della guerra in Europa".
"Il rapporto con la Russia (o con la Cina) non dovrà
sostanziarsi in un confronto esclusivamente militare, ma dovrà
preservare o promuovere tutte le occasioni per scambi economici
e culturali con loro. Tuttavia, l'Europa integrata non deve
essere più ricattabile, sul piano delle risorse energetiche o
degli scambi industriali, dai regimi autoritari.
L'interdipendenza dovrà approfondirsi al suo interno, ma
alleggerirsi al suo esterno (con i regimi autoritari). La
globalizzazione dovrà divenire selettiva", ha specificato
Fabbrini.
All'iniziativa a Pieve Tesino erano presenti oltre 400
persone, tra cui il presidente della Provincia autonoma di
Trento, Maurizio Fugatti, l'arcivescovo Lauro Tisi, la figlia di
De Gasperi, Paola (accompagnata da nipoti e famigliari), il
figlio di Maria Romana De Gasperi, Paolo Catti.
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