"La Svp deve cambiare rotta". Lo
ha detto il segretario Philipp Achammer, che è dal 2014 alla
guida del partito di raccolta dei sudtirolesi. "In questi anni -
ha confessato - mi sono seriamente interrogato se ripresentarmi
per un terzo mandato, poi ho deciso di non lasciare quando il
ghiaccio diventa più sottile".
Achammer ha chiesto scusa per "l'immagine data in questi mesi
di un partito litigioso". Alla luce dei fondi che diminuiscono
"serve una nuova disponibilità al compromesso, sapendo che non
si può raggiungere sempre il massimo". Secondo il segretario,
"la collaborazione tra conservatori e liberali è sempre stato il
punto di forza della Svp. Non è perciò ammissibile la
polarizzazione tra buoni e cattivi, vincitori e vinti. Dobbiamo
tutti essere più umili".
Secondo l'obmann, "chi sta in prima fila deve essere al di
sopra di ogni sospetto. Doppiamo dare risposte a chi è
preoccupato per il proprio futuro". Achammer ha proposto una
riforma dello statuto per garantire una presenza paritetica dei
vertici di partito. Il segretario e il governatore potranno
indicare per le provinciali un 'listino' blindato di dieci
candidati, mentre il resto sarà nominato delle circoscrizioni.
"Non si tratta di un'impostazione, ma della possibilità di
candidare le teste migliori per l'Alto Adige". Achammer ha
infine rivendicato un codice di correttezza per gli eletti e il
potere decisionale per il segretario in caso di comportamento
lesivo per il partito.
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