"La candidatura, voluta dal Pd di
Renzi, di Elena Boschi e Giancarlo Bressa nel 2018 (in Alto
Adige, ndr.) senza dubbio è stata una forzatura". Lo afferma in
un'intervista al Dolomiten il leader del Pd Enrico Letta
sottolineando di rispettare la scelta della Svp di correre
questa volta da sola. "Non saremmo amici dell'autonomia, se non
rispettassimo una scelta di questo tipo di una forza politica
locale", aggiunge.
"Siamo e restiamo il garante dell'autonomia", afferma
nell'intervista il leader del Pd. "Il Pd ha sempre sostenuto
l'autonomia, come anche le particolarità etniche e linguistiche
del territorio". Secondo Letta, "i sostenitori del centralismo
vogliono tutto il potere in mano allo stato. Per questo motivo
la destra vuole anche una Europa che sia solo l'arena per gli
interessi nazionali. Noi crediamo invece in una Europa vicina
agli interessi dei cittadini e a alle Regioni con le loro
particolarità". Letta definisce "di alto profilo" la candidatura
per il Pd dell'ex sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli nel
collegio Bolzano-Bassa Atesina. In vista delle elezioni
provinciali l'anno prossimo evidenzia invece che il partito in
Alto Adige "ha nuova vita" e che il numero degli iscritti sta
risalendo.
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