La giunta provinciale di Trento
ha deciso una rivalutazione complessiva della situazione che
porta alla chiusura del progetto Not e all'inizio di un nuovo
percorso per il nuovo ospedale del Trentino del futuro. Lo ha
spigato in conferenza stampa il presidente della Provincia
autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Significa azzerare la gara
precedente e ricominciare la progettazione da zero. È stato
anche deciso di nominare un commissario straordinario, figura
introdotta da una specifica norma provinciale e già attivata in
Trentino per accelerare diverse opere strategiche. Il
commissario - spiega una nota della Provincia - avrà il compito
di individuare le modalità più adatte per affidare la
progettazione e realizzazione della nuova infrastruttura
sanitaria e universitaria. Potrà ad esempio attingere a quanto
previsto dalle recenti norme in materia di Pnrr e quindi a
strumenti come l'appalto integrato, che consentiranno di
abbreviare e semplificare i tempi necessari. Nel tempo
necessario per l'avanzamento ed esecuzione del progetto, è stato
infine precisato, saranno assicurati gli investimenti, pari a
circa 18 milioni di euro, sull'attuale ospedale Santa Chiara di
Trento.
"La scelta della Provincia di azzerare la gara precedente e
di ricominciare da capo la progettazione nell'area di via al
Desert supera una desolante fase di impasse che è durata anche
troppo. Quel che ci preme ora è che si faccia tesoro del tempo
trascorso: ovvero non solo che si tenga conto di quanto abbiamo
imparato dalla pandemia, ma che vengano considerate anche le
tante sollecitazioni arrivate dai medici, le sempre più evidenti
necessità di sviluppo del settore biomedico e naturalmente la
presenza a Trento del polo universitario delle professioni
sanitarie". Lo scrive in una nota il sindaco di Trento, Franco
Ianeselli.
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