Via libera della Giunta provinciale
di Trento al disegno di legge contro crisi energetica e
caro-energia proposto dal vicepresidente Mario Tonina e che
verrà presentato al Consiglio provinciale per il successivo
percorso di approvazione. Si consente ai concessionari delle 17
grandi derivazioni idroelettriche di prossima scadenza (13
concessioni di Hydro Dolomiti Energia, 3 concessioni di Primiero
Energia e 1 di Dolomiti Edison Energy), di prolungare il periodo
di concessione, a fronte della presentazione ed approvazione,
di piani industriali che contengano misure specifiche per una
maggiore efficienza degli impianti idroelettrici sottesi alle
concessioni (circa 30 impianti).
I piani industriali dovranno proporre misure di
efficientamento della produzione, ed in particolare misure per
incrementare la capacità di stoccaggio e la potenza installata
nonché per aumentare la resilienza delle infrastrutture in
termini di sicurezza e di regolarità della produzione stessa. Il
pagamento, in aggiunta ai canoni già previsti dalla normativa
vigente alla data di entrata in vigore della norma, di una nuova
componente di canone, con destinazione degli introiti al
sostegno dei costi per consumi energetici del territorio
provinciale. I circa 100 milioni di euro di canoni e sovracanoni
oggi introitati dall'amministrazione pubblica, Provincia,
Comuni, Comunità di Valle e BIM, possono essere incrementati se,
come si vuole ottenere con la nuova normativa, si garantisce
possibilità di investimenti e conseguente recupero di
remunerazione dalla vendita di energia in un periodo medio lungo
in cui risulterà possibile "ammortizzare" gli effetti disastrosi
della crisi energetica in atto.
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