All'incirca 1500 Schützen, i
tiratori scelti tirolesi, provenienti da tutte le parti
dell'Alto Adige, hanno sfilato questa sera per le vie di Bolzano
per ricordare la presa di potere da parte dei fascisti della
città di Bolzano.
Gli Schützen muniti di fiaccole e cartelli con scritte che
inneggiavano l'"Indipendenza per l'Alto Adige" e frasi come
"Dopo 100 anni il fascismo è ancora vivo", "Non ogni addio è
doloroso!", hanno sfilato anche davanti alla scuola che era
intitolata all'imperatrice "Kaiserin Elisabeth", ma che dal 1/o
ottobre 1922 fu occupata dai fascisti e divenne di colpo la
"Scuola Regina Elena".
Nel suo discorso in piazza Municipio, dove gli Schützen hanno
terminato la sfilata, il presidente della lega patria (
Südtiroler Heimatbund) Roland Lang ha dichiarato che "il fascimo
non è mai stato elaborato in Alto Adige, ma che 100 anni dopo i
conti non sono tornati: perché siamo ancora qua! Abbiamo difeso
la nostra lingua e la nostra cultura e la difenderemo ancora",
ha auspicato Lang.
Il 2 ottobre 1922 le milizie fasciste hanno occupato il
municipio di Bolzano e hanno destituito il sindaco Julius
Perathoner e l'intero Consiglio comunale, democraticamente
eletto. Da allora, è stato detto, non c'è più stato un sindaco
di lingua tedesca. Pertanto gli Schützen hanno invitato il
vicesindaco di lingua tedesca Luis Walcher a fare gli onori di
casa. Walcher nella sua orazione ha ricordato la figura di
"Perathoner, un uomo che come pochi - ha detto - ha saputo
riformare e creare servizi nella città di Bolzano, costruendo
scuole, servizi di trasporti (il tram per Gries) e insieme a
Merano l'Azienda energetica". "Siamo rimasti tirolesi nel nostro
agire e nel nostro pensiero e spero che riusciremo a rimanerlo
per i prossimi 100 anni", ha detto Walcher. La manifestazione
continua con interventi di storici e si concluderà con il
discorso del comandante degli Schützen Roland Seppi.
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