La sentenza del Consiglio di Stato
sul Twenty viene definita "del tutto inaspettata" dal Ceo della
Podini spa, Giovanni Podini, e dall'avv. Pierangelo Fadel,
Amministratore Delegato della Twentyone srl, società
proprietaria del centro commerciale Twenty di Bolzano. "Nelle
diverse fasi di costruzione del Twenty abbiamo sempre rispettato
tutte le procedure previste dalla normativa vigente, così come
tutti quegli atti e permessi rilasciati dagli enti competenti
che oggi, a quasi 10 anni di distanza, sono stati reputati
illegittimi. Proprio sulla base di quei permessi, abbiamo
edificato la parte aggiuntiva, l'abbiamo commercializzata e da
allora stiamo dando lavoro a oltre 500 famiglie del territorio.
Oggi, a distanza di quasi 10 anni, dopo aver realizzato il
centro commerciale, ci viene comunicato che, senza alcuna nostra
colpa o responsabilità, le autorizzazioni provinciali e comunali
non erano legittime", così Podini e Fadel.
"Questa situazione rischia di provocare danni ingenti ai 500
collaboratori e alle loro famiglie che ogni giorno lavorano
all'interno del Twenty e vanifica il ruolo che il Twenty ha nel
frattempo acquisito a livello cittadino e di tutto l'Alto Adige.
Nel corso di questi 10 anni, infatti, il Twenty è diventato un
punto di riferimento per tutti i cittadini che per necessità o
per desiderio, vengono a fare acquisti, la spesa, trascorrere un
pomeriggio di svago o semplicemente un'ora di distrazione.
Stiamo parlando di milioni di persone nell'arco di un anno che
verrebbero private di questa opportunità, con danno grave per
l'intera collettività sul piano comunale e provinciale. Inutile
sottolineare che intraprenderemo ogni passo occorrente per
garantire la continuazione delle attività di vendita nell'intera
struttura commerciale del Twenty", si legge in una nota.
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