L'amministrazione comunale di
Trento ha deciso di non rinunciare alle luminarie natalizie,
adottando però tutti gli accorgimenti possibili per tagliare i
consumi e ridurre i costi energetici. Per l'occasione, piazza
del Duomo spegnerà le luci pubbliche e architettoniche, e
rimarrà illuminata unicamente dal "photomapping" e dagli addobbi
a led del grande albero di Natale. L'iniziativa permetterà di
risparmiare circa un terzo dei costi ordinari di illuminazione
(i fari tradizionali che illuminano i palazzi del centro storico
consumano complessivamente 5,1 chiilowattora, mentre
photomapping ne consuma 1,7). Il Comune, inoltre, si è
aggiudicato con il programma "Trento, Città del Natale" un
finanziamento straordinario provinciale da 60.000 euro, che
ridurrà del 50% i costi complessivi.
La riduzione dell'orario delle luminarie, che resteranno
accese dalle 17 alle 22.30, porterà a ulteriori risparmi: nel
complesso si tratta di 100 ore di accensione in meno rispetto al
2021. In più, si sta valutando la possibilità di abbassare
l'illuminazione pubblica nelle strade in cui siano presenti
importanti fasci di luci natalizie. Con questi accorgimenti,
l'amministrazione conta di risparmiare il 20% dell'energia
rispetto all'anno scorso.
Dal 19 novembre all'8 gennaio, durante l'apertura dei
"Mercatini di Natale", tornerà la ruota panoramica alta 32 metri
nel Listone di piazza Dante. Le operazioni di allestimento
inizieranno già il 14 novembre.
"Abbiamo deciso di mantenere le luminarie perché questa è una
città che sul Natale ha un rapporto particolare, non è solo una
questione di indotto turistico", ha spiegato il sindaco, Franco
Ianeselli
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