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"Preoccupati di perdere rumore fiumi per la sete energetica"

"Preoccupati di perdere rumore fiumi per la sete energetica"

Manifestazione In 12 località fluviali della provincia di Trento

TRENTO, 20 ottobre 2022, 11:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In 12 località fluviali della provincia di Trento sabato 22 ottobre si svolgerà la manifestazione pubblica dal titolo "Ci vogliono rubare… il rumore dei fiumi". I presidi si attiveranno in contemporanea alle 14 e saranno animati da comitati locali e realtà del mondo associazionistico e sportivo. Ci sarà un minuto di silenzio per fermarsi ad ascoltare il rumore del fiume. Tommaso Bonazza, portavoce del Comitato Permanente per la Difesa delle Acque del Trentino, commenta: "La questione dell'acqua è spinosa, lo sarà sempre di più. L'estate di quest'anno è stata particolarmente siccitosa. L'ansia climatica si è guadagnata di diritto un posto a livello emotivo. Quest'estate è emersa la necessità di riportarci a un contatto emotivo con l'acqua che ci dà vita. Lo vogliamo fare attraverso il rumore dei fiumi, nome dell'iniziativa: un fiume che scorre e fa rumore è sano, ma il rumore dei fiumi è anche il rumore di una protesta".
    I presìdi saranno il ponte di Cimego (Chiese), ponte sul Caffaro (torrente Caffaro), ponte di Bondo (Arnò), ponte del Basso Arnò (Arnò), ponte pedonale di Ponte Arche (Duina), ponte di Pelugo (Sarca), ponte romano di Ceniga (Sarca), ponte ciclabile (Sarca), infopoint dell'ontaneta (Noce), località Ponte delle Fosine (Noce), località Ponte delle Fosine (Noce), confluenza Rio Stolzano-Adige (rio Stolzano), parco Lungo Fersina (Fersina).
    "Siamo preoccupati di perdere il rumore dei fiumi per la sete energetica che caratterizza il nostro tempo, che caratterizza la risorsa acqua", precisa Bonazza, che ha presentato l'iniziativa assieme a Franco Tessadri di Mountain Wilderness e Gianfranco Maino degli Amici della Sarca. "A far bene i fiumi non si dovrebbe neanche toccarli, o lo sfruttamento che se ne dovrebbe fare sarebbe estremamente limitato. Non siamo radicali fino a questo punto. Però dobbiamo tenere conto che stiamo limitando le capacità di un fiume di garantirci dei servizi: purificare i terreni, far prosperare la vita al proprio interno e trasportare i nutrienti attraverso gli esseri viventi e i sistemi raffinati che la natura nei millenni è riuscita a sviluppare".
   

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