Il commissario del Comune di Lona
Lases, in Trentino, Federico Secchi, manterrà il suo incarico.
Lo ha detto lo stesso Secchi durante un incontro con il
presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e della
comunità di valle, Simone Santuari. Il piccolo Comune della val
di Cembra - sul cui territorio, secondo l'inchiesta in corso,
esisterebbe una cosca 'ndranghetista insediata da oltre 30 anni
- è noto perché per tre volte consecutive non si sono potute
svolgere le elezioni amministrative per mancanza dei candidati.
Secchi si è detto "particolarmente amareggiato per il fatto
che non si sia riusciti a presentare uno lista alle elezioni".
"Io ho un ruolo tecnico - ha aggiunto - e la comunità di Lona
laser merita un segnale di positività, al di là della mia
persona".
Per Secchi, infatti, "rimane l'assunzione di responsabilità,
anche se il tema vero rimane la bontà di questa comunità, perché
la stragrande maggioranza dei cittadini sono persone perbene che
meritano un futuro".
"Al di là dell'inchiesta sulla 'Ndrangheta, se c'è un ente
che esce danneggiato è proprio il comune di Lona Lases, per
colpa di mele marce. Per questo ci siamo convintamente
costituiti parte civile. Più in generale però c'è il problema
dell'amministrare: oggi si fa fatica a fare il sindaco, ed è un
problema che esiste anche in altri comuni", ha concluso.
La prospettiva del commissario è quella che la comunità
prenda in mano il suo futuro e che per le elezioni previste per
il prossimo maggio si presentino delle liste di candidati.
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