Secondo gli ultimi dati
dell'Osservatorio statistico dell'Inps l'Italia presenta un
forte differenziale di genere sul fronte pensionistico. Le
pensioni di vecchiaia delle donne risultano quasi dimezzate
rispetto a quelle degli uomini (775 euro contro 1.499 euro). In
Trentino Alto Adige il 76% delle donne riceve un assegno
pensionistico di vecchiaia inferiore ai 1.000 euro, mentre
"solo" il 32% degli uomini deve accontentarsi di simili importi.
Le super-pensioni superiori ai 2.000 euro vanno invece per il
25% nelle tasche dei pensionati maschi e per il solo 5% alle
pensionate. Se n'è parlato nel corso dell'ottavo Equal Pension
Day a Bolzano - organizzato da Pensplan Centrum in
collaborazione con Regione, Commissioni pari opportunità e
Consigliere di parità delle due Province autonome. In regione -
è la sintesi - è ancora lontana la parità di genere nel
trattamento pensionistico obbligatorio.
Le differenze sono ancora oggi molto rilevanti: 1.916
euro/mese è la pensione media maschile in Trentino, 1.661
euro/mese in Alto Adige, contro gli 808 euro e 804 euro al mese
di quella percepita dalle donne rispettivamente in Trentino e in
Alto Adige per quanto riguarda il lavoro dipendente del settore
privato. La situazione non diventa molto più rosea guardando i
dati del settore pubblico, dove la pensione media percepita
dalle donne è il 33% in meno rispetto a quella dei colleghi
maschi in Trentino e il 31% in meno in Alto Adige. Il lavoro
autonomo registra dati ancora penalizzanti per le donne, con un
importo dell'assegno pensionistico percepito rispetto agli
uomini tra il -42% in Trentino e il -37% in Alto Adige.
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