Il dipartimento di Sociologia e
ricerca sociale di Trento festeggia il 60/o anniversario dalla
fondazione. Le celebrazioni sono state organizzate nello storico
Palazzo di via Verdi, per ricordare la prima lezione tenuta in
quello che, nel 1962, si chiamava Istituto universitario
superiore di scienze sociali. Dalla nascita, nella facoltà, la
prima dedicata alle scienze sociali in Italia, si sono laureati
12.821 studenti. Attualmente vi sono invece 1.558 iscritti.
"Salendo le scale del palazzo che ospita sociologia, ho
provato a immaginare questi spazi nell'autunno del 1962, quando
l'istituto aprì le porte ai primi 226 studenti. Ho pensato a
quel gruppetto di pionieri provenienti da diverse regioni
italiane, desiderosi di studiare una scienza nuova e ambiziosa.
Oggi, sessant'anni dopo, celebriamo quell'evento fondativo con
l'orgoglio di chi, voltandosi indietro, vede dall'alto la strada
percorsa: in pochi decenni il nostro ateneo è riuscito ad
affiancare realtà accademiche ben più consolidate e definite,
affermandosi come un'istituzione autorevole e dinamica a livello
internazionale", ha detto il rettore dell'Università di Trento,
Flavio Deflorian.
Il direttore del dipartimento, Giuseppe Sciortino, ha invece
parlato di sociologia come un dipartimento che ha permesso "di
guardare avanti, di innovare". "A Trento - ha aggiunto -
sociologia è cresciuta, è andata oltre le previsioni, ponendosi
al centro della disciplina come punto di riferimento nazionale e
internazionale".
All'evento hanno preso parte, assieme ai docenti e agli
studenti dell'università, anche il commissario del governo della
Provincia di Trento, Gianfranco Bernabei, la vicepresidente
della Corte costituzionale, Daria de Pretis, l'assessore
provinciale all'istruzione, Mirko Bisesti, e Franco Ferrarotti,
in rappresentanza dei primi studenti della facoltà.
Il programma delle celebrazioni prevede delle visite guidate
del dipartimento, la mostra fotografica "Sessanta e non
sentirli" e uno speciale annullo filatelico.
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