"Erano omicidi annunciati". Lo ha
detto il difensore di Benno Neumair, l'avvocato Angelo Polo,
durante le conclusioni del processo davanti alla corte d'assise
a Bolzano. Tutto il suo intervento è stato incentrato sulla
patologia psichica della quale il suo mandante soffrirebbe e che
sarebbe l'unica causa del delitto. "Ad armare la sua mano è
stata la sua malattia", ha detto, parlando del delitto come una
"furia narcisista".
"Non mi piace Benno", ha detto Polo in riferimento alla
mancanza di rimorso, parlando poi però del "sordo dolore della
malattia mentale che dobbiamo conoscere per averne rispetto".
"Condannatelo a guarire e quindi a piangere e a chiedere scusa e
a tornare tra noi un giorno lontano, sì, ma pur sempre
albeggiante", ha proseguito. Polo ha ripercorso la vita
dell'imputato, evidenziando tutti gli episodi (come
l'autolesionismo) che testimonierebbero la malattia psichica e
il suo "disperato bisogno di avere un riconoscimento
narcisistico da parte dei genitori". I genitori - ha proseguito
- hanno messo in guardia la sorella Madè di non discutere mai
sola con il fratello e la stessa sorella aveva detto che Benno
aveva "un modo di guardarci che faceva paura".
Domani l'altro legale di Benno, l'avvocato Flavio Moccia,
formulerà la richiesta della difesa. La sentenza è attesa poi in
serata.
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