Nei comprensori di Dolomiti
Superski, il carosello sciistico che unisce le province di
Bolzano, Trento e Belluno, i preparativi per l'avvio della
stagione sciistica sono ormai alle battute finali. Grazie alle
previsioni del tempo, che annunciano temperature sempre più
invernali e nevicate, dice il presidente, Andy Varallo, "siamo
molto ottimisti sulla possibilità di aprire i comprensori come
promesso".
Le prime aperture sono in programma già sabato 26 novembre
nei comprensori di Cortina, Plan de Corones, Tre Cime Dolomiti,
Val di Fiemme, Obereggen e Carezza, ma "non abbiamo dubbi - dice
ancora Varallo, intervenendo alla presentazione online della
stagione 2022/23 - che il 3 dicembre o, al massimo per
Sant'Ambrogio, riusciremo a proporre un'offerta degna del
marchio Dolomiti Superski".
Se dal 2020, le aziende del settore hanno dovuto fare i conti
con le conseguenze della pandemia, oggi i fattori di incertezza
sono, come per tutti, l'inflazione e i costi dell'energia.
"Abbiamo dovuto operare un aumento del presso dello skipass del
10% - spiega il direttore marketing di Dolomiti Superski, Marco
Pappalardo - che sarò, però, controbilanciato da alcune
possibilità come lo sconto del 5% sugli acquisti online, se
effettuati con due giorni di anticipo sull'utilizzo, e offerte
ad esempio per le famiglie o i senior".
Con i suoi 1.200 km di piste e 450 impianti di risalita in
quindici comprensori distribuiti in un contesto ambientale di
grande bellezza, ma anche di grande fragilità, Dolomiti Superski
deve sempre più fare i conti con le esigenze della
sostenibilità. "È un tema da sempre al centro della
pianificazione strategica delle nostre", assicura Varallo
citando come esempio i progressi tecnologici che consentono ai
cannoni da neve attuali di produrre, a parità di acqua
utilizzata, il doppio della neve rispetto a quelli di 20 anni
fa.
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