Sarà la Provincia autonoma di
Trento a sperimentare, prima in Italia, alcuni casi d'uso
dell'E-Wallet, il portafoglio digitale che consentirà a
cittadini, residenti e imprese dell'Unione europea di
certificare la propria identità in sicurezza accedendo ai
servizi pubblici e privati in tutti gli Stati membri. Il test -
presentato in anteprima al festival dell'economia di Trento -
darà così attuazione a livello nazionale a uno dei progetti del
consorzio Potential, tra i "large scale pilot" selezionati dalla
Commissione europea per rendere concrete le prime applicazioni
dello European Digital Identity Wallet.
L'iniziativa vede coinvolti, oltre alla Provincia autonoma di
Trento, anche PagoPA spa (nel ruolo di wallet provider) insieme
al Dipartimento per la trasformazione digitale (Dtd), la
Fondazione Bruno Kessler (Fbk) e all'Istituto poligrafico e
Zecca dello Stato.
"Siamo orgogliosi di portare a beneficio dei partner del
consorzio Potential l'esperienza di successo maturata con l'app
Io, su cui l'Italia ha scelto di basare il modello di digital
wallet pubblico, riconoscendone i principali punti di forza (un
asset digitale dello Stato già diffuso tra i cittadini e
collaudato nei suoi requisiti di sicurezza, scalabilità,
resilienza e sviluppato con tecnologie improntate alla
interoperabilità sovranazionale). Sperimentare a Trento le prime
applicazioni del portafoglio elettronico europeo al fianco di
realtà italiane di eccellenza come la Fondazione Bruno Kessler,
conferma il valore della collaborazione tra istituzioni,
territori, società pubbliche, centri di ricerca e aziende
private affinché ogni innovazione possa essere declinata con
efficacia a livello di sistema", ha evidenziato Maurizio
Fatarella, direttore generale di PagoPa, nell'ambito del panel
"Il wallet europeo: una scelta strategica per l'Italia",
organizzato dalla Fondazione Hub Innovazione Trentino.
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