Partiranno venerdì 21 marzo, con l'inaugurazione dell'allestimento "Dal ghiaccio a noi.
le
ricerche Muse sui ghiacciai nell'Antropocene" (alle 18), le
iniziative del Muse per l'Anno internazionale per la
conservazione dei ghiacciai proclamato dalle Nazioni Unite.
"Da 25 anni partecipo a ricerche che in modo trasversale
interessano i ghiacciai.
E questo è l'anno in cui abbiamo la
nostra grande occasione, che è quella di raccontare la ricerca
sui ghiacciai del network di ricerca di cui il Muse fa parte a
livello locale, nazionale e internazionale", ha spiegato la
coordinatrice dell'Ambito ricerca clima ecologia del Muse
Valeria Lencioni. "L'esposizione stimola a riflettere sulle
conseguenze più profonde della scomparsa dei ghiacciai e su cosa
significa il ghiacciaio per tutta l'umanità, non solo per il
trentino che frequenta la montagna".
"Se il Muse ha i risultati e i dati che ogni anno possiamo
illustrare, e arriva a sfiorare i 5 milioni di visitatori
all'anno, è dato dal fatto che ha un team di ricercatori molto
validi e scientificamente molto preparati", ha affermato il
presidente del Muse Stefano Galli, che ha spiegato come
l'iniziativa "a maggior impatto scenografico sarà la mostra del
fotografo Salgado". L'esposizione, curata da Lelia Wanick
Salgado, sarà aperta dal 12 aprile al 21 settembre al Mart e dal
12 aprile all'11 gennaio 2026 al Muse.
Dei ghiacciai, ha aggiunto il direttore del Muse Massimo
Bernardi, si parlerà anche dal punto di vista di altre culture.
"C'è una sorta di empatia verso i ghiacciai", ha detto Bernardi.
"Lo sentono in questa parte del mondo, lo sentono ancora di più
in altre culture".
L'esposizione che verrà inaugurata venerdì 21 marzo rimarrà
aperta fino al 9 novembre. Nello spazio dell'Agorà si terranno
sette incontri per parlare del cambiamento climatico: il primo,
"Tra scienza e memoria: l'eredità dei ghiacciai", si svolgerà il
16 aprile e vedrà come ospiti l'antropologo forense Daniel
Gaudio e l'ex direttore dell'Ufficio beni archeologici della
Soprintendenza per i beni culturali franco Nicolis.
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