"È stata approvata sì la legge, ma a metà.
Ha soddisfatto una parte del Consiglio regionale, ma non ne ha soddisfatto un'altra parte, e non ha soddisfatto alcune associazioni".
Lo ha detto, riferendosi alla legge sulla
rappresentanza femminile in Giunta regionale approvata ieri in
forma emendata, la presidente della Commissione pari opportunità
del Trentino Marilena Guerra in apertura della presentazione del
report "(Dis)parità tra donne e uomini in Trentino. Indicatori e
analisi", presentato in sala Aurora, nella sede del Consiglio
provinciale. Nel Consiglio provinciale di Trento, ha ricordato
ancora Guerra, "la doppia preferenza di genere ha portato una
parte alta di donne. E quindi le leggi in questo momento sono
importantissime e servono". Lo si vede soprattutto nei Consigli
comunali, "dove non c'è la doppia preferenza di genere. Nel
Comune di Trento, per esempio, abbiamo dieci donne su 40: su
questo aspetto è la politica che deve intervenire". Per questo
Guerra ha definito la situazione fotografata nel report una
situazione "a luci ed ombre".
Presente anche il presidente del Consiglio provinciale
Claudio Soini. "In Consiglio provinciale abbiamo 14 consigliere
donne. Credo sia un risultato importante", ha detto. "Abbiamo
verificato e siamo i secondi a livello nazionale dopo il Lazio.
Un importante lavoro svolto dal punto di vista culturale durato
anni, che ha portato però a dei risultati", ha commentato,
ricordando anche i disegni di legge sulla violenza di genere
approvati all'unanimità dall'Aula.
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