L'Università di Trento e la Libera Università di Bolzano entrano nel progetto del nuovo Competence Center, costituito dagli atenei del nord est nell'ambito del Piano nazionale Industria 4.0.
La firma del Memorandum d'intesa fra i rettori degli atenei coinvolti - Ca' Foscari Venezia, Padova, Verona, Iuav di Venezia, Trento, Bolzano, Udine, Trieste e Trieste Sissa - è avvenuta questa mattina a Padova alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
Il ministro ha scelto di presentare il Piano Industria 4.0 in
occasione di Padova Nòva - Open Innovation Days. Una vetrina
importante per lanciare un piano che avrà nelle università i
partner strategici per promuovere investimenti, produttività e
innovazione per il nostro Paese. Obiettivo: portare l'Italia a
una produzione sempre di più basata su un utilizzo di macchine e
processi intelligenti, interconnesse e collegate ad internet,
con un impegno pubblico di 13 miliardi di euro, distribuito in
sette anni tra il 2018 e il 2024.
Le università del Nord Est giocheranno un ruolo importante
perché, insieme, saranno incluse tra i Competence Center
previsti dal Piano nazionale Industria 4.0, come centri di
eccellenza selezionati di assoluto valore internazionale, che
promuoveranno i processi di ricerca e innovazione a livello
territoriale. Soddisfazione per la firma di oggi è stata
espressa dal rettore dell'Università di Trento, Paolo Collini, e
dal presidente della Libera Università di Bolzano, Konrad
Bergmeister: Si tratta di una grande occasione per fare rete a
livello territoriale tra i vari atenei e i sistemi produttivi
del Triveneto hanno commentato. E anche per mettere a frutto le
competenze di cui è ricco il Trentino Alto Adige-Südtirol.
Un'opportunità per giocare insieme, nella stessa squadra, in una
partita che può disegnare lo sviluppo del nostro Paese
nell'innovazione, nella produttività e nella competitività a
livello internazionale. Promotrici del progetto le università di
Venezia e Padova che hanno giocato un ruolo chiave
nell'includere nel Piano nazionale il Triveneto, una delle aree
industriali più vitali del Paese, e nell'estendere la
collaborazione verso i nostri atenei. Al loro impegno e alla
loro visione strategica dobbiamo questo risultato importante.
Per l'università di Bolzano era presente Stefano Cesco, preside
della Facoltà di Scienze e Tecnologie.
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