Kkick-off meeting nello Smart Mini
Factory Lab di via Rosmini a Bolzano, il progetto di ricerca
"Assist 4 Work". Per tre anni i ricercatori della Facoltà di
Scienze e Tecnologie studieranno i bisogni e le soluzioni che
permetteranno di integrare più facilmente le persone
diversamente abili nei processi produttivi e che renderanno meno
pesante dal punto di vista fisico e mentale l'attività
lavorativa per le persone più anziane.
Il progetto "Assist 4 Work" è sostenuto, oltreché da unibz,
anche da altre importanti realtà datoriali e del no profit
dell'Alto Adige: lvh-apa, Cooperativa Sociale independent L.
Onlus, Gwb-Genossenschaft.Werkstätten.Begleitung e Fraunhofer
Italia Research. La ricerca, svolta dal gruppo di ricerca
guidato dal prof. Dominik Matt e dal ricercatore e docente Erwin
Rauch, punta a capire come garantire un'adeguata sostenibilità
sociale della produzione industriale per mezzo di
un'organizzazione del lavoro che supporti, con adeguati sistemi
di assistenza, l'inserimento lavorativo di persone diversamente
abili e che accompagni, mitigandone gli effetti negativi, il
processo di invecchiamento del lavoratore. Assieme ai partner
esterni, i ricercatori di unibz individueranno le esigenze e le
difficoltà delle persone diversamente abili e dei lavoratori più
anziani in attività nelle imprese altoatesine del commercio e
dell'industria e cercheranno le soluzioni per assicurare che
questi possano essere parte attiva nella trasformazione portata
dall'Industria 4.0.
Durante la conferenza stampa di oggi, i ricercatori hanno
mostrato alcune delle più attuali tecnologie disponibili il cui
impiego verrà valutato nel corso dello studio. Tra queste, ad
esempio, un esoscheletro che permetterà di alleviare la fatica
dei lavoratori, consentendo loro di svolgere senza danni alla
salute anche attività usuranti come il sollevamento di carichi a
mano o il lavoro su catene di montaggio dove l'operaio deve
operare a lungo con le braccia sollevate.
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