E' fissata per il 15
maggio davanti al tribunale di Spoleto, la prima udienza del
processo relativo alle presunte irregolarità compiute nella
realizzazione del centro polivalente di Ancarano di Norcia dopo
il terremoto del 2016. Imputati sono il sindaco, Nicola
Alemanno, il presidente della Pro loco, Venanzio Santucci e il
direttore dei lavori Riccardo Tacconi.
I tre - difesi dagli avvocati Massimo Marcucci, Luisa Di
Curzio, Valentino Angeletti e Benedetta Pugnali - devono
rispondere di "abuso edilizio" in quanto la struttura, secondo i
pubblici ministeri spoletini, non poteva essere realizzata
seguendo le procedure straordinarie emanate per fronteggiare
l'emergenza post sisma, ma si sarebbe dovuto adottare l'iter
ordinario in materia urbanistica. Inoltre, i magistrati
ritengono che "Casa Ancarano", oltre ad essere realizzata su
un'area a vincolo ambientale, abbia delle "finalità permanenti"
e non temporanee.
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