E' morto nella sua casa,
a Foligno, il partigiano Enrico Angelini, 93 anni, che nel 2015
aveva personalmente ripulito una targa commemorativa alla
cascina Radicosa, fra Trevi e Foligno, che era stata imbrattata
con una svastica. Lo rende noto il Comune di Foligno.
Angelini aveva successivamente ricevuto l'apprezzamento per
il suo gesto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Era nato il 17 marzo del 1925 e faceva parte della Brigata
Garibaldi che aveva combattuto i nazifascisti sulle montagne
folignati. Tra il 2 e il 3 febbraio del 1944 era scampato
miracolosamente al rastrellamento nazista che portò alla cattura
sulle montagne tra Foligno e Trevi, di 24 giovani partigiani,
molti dei quali trovarono la morte nel campo di concentramento
di Mauthausen. "Esprimo profondo cordoglio dell'amministrazione
comunale e mio personale a tutta la famiglia - ha detto il
sindaco di Foligno, Nando Mismetti - per la scomparsa di Enrico,
un partigiano che aveva combattuto il nazifascismo".
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