"La ricostruzione del
nuovo monastero in Monte chiederà tanti anni, ma si è partiti e
noi speriamo di stabilire radici profonde per godere dell'acqua
di umiltà che la terra di San Benedetto ci offre". È quanto
dice, all'ANSA, il priore dei monaci benedettini di Norcia,
padre Benedetto Nivakoff che ricorda il significato profondo del
Natale.
"Un Bambino è dato a noi. Cristo che viene nel Natale
innanzitutto è dato a noi, prima che per noi: ci è affidato da
Dio attraverso gli Angeli e i tre Re magi" dice il priore che
aggiunge: "Proviamo a domandarci durante queste feste cosa
abbiamo fatto di Cristo. Riconosciamo ancora in lui il Dio che
ci ha creati? Ciò che dovremmo domandarci in occasione del
Natale, soprattutto noi che a Norcia viviamo in una situazione
di precarietà a seguito del terremoto - sottolinea - è se
desideriamo ancora riconoscere questa presenza del divino, se
cerchiamo veramente Dio o se il nostro bisogno di riparare la
nostra povertà è più forte della sua presenza".
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