Sono stati entrambi arrestati con l'accusa di evasione, i due detenuti italiani di 34 e 51 anni che nella tarda serata di ieri hanno tentato di fuggire dall'ospedale Santa Maria di Terni, dove erano entrambi ricoverati, per poi essere bloccati dalle forze dell'ordine.
Il primo è stato ricondotto nel carcere di Sabbione, il secondo - al quale sono contestate anche le accuse di lesioni e rapina - si trova al Santa Maria dopo essere stato ferito di striscio ad un ginocchio da un colpo di arma da fuoco da parte di un agente della polizia penitenziaria nei frangenti della fuga. Il trentaquattrenne, di origini romane, era già detenuto a Sabbione per rapina e reati legati al traffico di droga, con un fine pena nel 2025. L'altro, calabrese, era invece rinchiuso nella sezione Alta sicurezza 3 del carcere di Spoleto per reati di tipo associativo, con un fine pena previsto il primo gennaio 2021.
Secondo quanto riferito dalla polizia penitenziaria - diretta dal commissario capo Fabio Gallo - entrambi i detenuti, dopo aver approfittato dell'entrata nella stanza in cui si trovavano di un'infermiera, hanno poi aggredito i due agenti che li piantonavano, riuscendo a fuggire e a raggiungere il piazzale esterno dell'ospedale. Una volta raggiunti, il trentaquattrenne è stato subito bloccato, mentre l'altro si è impossessato dell'auto di una giovane passante, dopo averla aggredita a morsi, ferendola non gravemente. È stato però successivamente bloccato dalla polizia stradale in un'area di servizio all'uscita della città, lungo il raccordo Terni-Orte. Uno dei due agenti aggrediti ha riportato escoriazioni al volto, meno grave il referto per il collega. Le indagini sono coordinate dal pm Camilla Coraggio, che sta valutando se contestare le accuse di rapina e lesioni anche al trentaquattrenne.
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