C'è anche un giovane originario del Camerun, arrivato in Italia dopo avere attraversato a piedi gran parte dell'Africa, tra gli studenti del Centro d'istruzione e formazione professionale Bufalini di Città di Castello, nato 110 anni fa.
Struttura frequentata da un centinaio di ragazzi con età fra 14 e 18 anni. Tra loro Ahmed, migrante rimasto tra l'altro un anno in carcere in Libia dopo essere finito nelle mani dei ribelli. "Sono stato più fortunato di altri prigionieri - racconta ora attraverso l'istituto -, che da lì non sono mai più usciti". Al Bufalini Ahmed ha imparato il mestiere di metalmeccanico e l'italiano prima di ottenere un contratto di lavoro in un'azienda. Ora sta concludendo il suo percorso per l'ottenimento della qualifica professionale.
Una "storia drammatica e a lieto fine al tempo stesso con sviluppi davvero inaspettati e positivi" per il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta.
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