Dopo quasi due anni di lavoro e
investimenti in tecnologia, personale e riorganizzazione
multidisciplinari dei percorsi assistenziali, è stata potenziata
la dialisi domiciliare all'ospedale Santa Maria di Terni, con
l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei nefropatici.
Oltre il 25% dei pazienti nefropatici che devono fare la dialisi
- spiega una nota della stessa azienda ospedaliera - oggi non
ricorre più alla cura in ospedale, ma ha accesso alla dialisi
domiciliare, rispetto ad una media di circa il 10% in Umbria e
poco superiore in Italia.
In Umbria, inoltre, vi sono zone dove ancora è assente o poco
presente e il risultato ternano apre la strada alla costruzione
di una vera rete nefrologica regionale tra le aziende sanitarie
ospedaliere e territoriali, sul modello di poche altre regioni
italiane. Nel 2013 in Umbria, secondo i dati del Registro, 850
pazienti ogni milione di abitanti era in dialisi, con 190 nuovi
ingressi per anno, e solo un paziente su 10 poteva essere curato
a casa propria.
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