"Abbiamo un progetto da un milione di euro per ampliare l'azienda, ma dopo due anni siamo ancora in attesa della concessione edilizia soprattutto per la mancanza di personale": è una storia di lungaggini burocratiche, legata indirettamente al post sisma, quella che arriva da Norcia e a raccontarla è Claudio Salvatori, 41 anni, che assieme ai suoi due fratelli di un anno più grandi, Antonio e Mario, è titolare di una delle imprese agricole più importanti della Valnerina.
Il "paradosso" - come spiegano i tre fratelli che stanno portando avanti l'azienda di famiglia - "è che questo progetto, per metà finanziato dal Piano di sviluppo rurale, non è legato a una ricostruzione per danno da terremoto, ma è vittima della lentezza degli uffici preposti alle concessioni edilizie perché ingolfati dalle pratiche del sisma". "Una concessione del genere - sottolineano i tre - si ottiene, in tempi normali, in 7-8 mesi, invece ne sono passati 24 da quando l'abbiamo chiesta".
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