"Preoccupano, insieme ai reati legati al bullismo come lo stalking, le lesioni e la diffamazione, i casi di 'sexting' tra i più giovani e quelli di maltrattamenti in famiglia al contrario ossia quando i genitori vengono picchiati dai figli minorenni": a dirlo è il presidente dell'Assemblea legislativa Marco Squarta. Che commenta l'episodio di bullismo denunciato dai compagni di classe della presunta vittima.
"Uno strumento assai preoccupante tra le giovani generazioni è il cosiddetto 'sexting' - afferma Squarta -, termine inglese nato dalla fusione delle parole sex (sesso) e texting (invio di messaggi). Vale a dire quando in chat istantanee avviene lo scambio di foto hot che talvolta si trasformano in incontrollati strumenti di ricatto o di vendetta. Nel 2019 sono state numerose le indagini della procura dei minori sugli scambi di immagini pornografiche sui cellulari dei ragazzini spesso seguiti da minacce di divulgazione o, peggio ancora, dalla condivisione su Whatsapp e sui social network".
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