Aumenta il contenzioso e,
nonostante la carenza di organico, il Tribunale amministrativo
regionale dell'Umbria riesce ancora ad abbattere l'arretrato,
"ma con sempre maggiori difficoltà e un'intensità nei numeri
diminuita" avverte Raffaele Potenza, presidente del Tar
dell'Umbria in occasione dell'inaugurazione dell'anno
giudiziario.
Nel corso del 2019 sono stati introdotti 999 ricorsi, dalle
questioni ambientali ai concorsi pubblici, dagli appalti e
forniture all'applicazione della legge Pinto, dagli abusi
edilizi alla geografia delle farmacie, dalla revoca del porto
d'armi ai provvedimenti di pubblica sicurezza (Daspo, espulsioni
e patenti di guida), un dato che per il secondo anno segna un
incremento formale delle liti, quantificabile nel 53% rispetto
all'anno precedente.
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