Biglietterie chiuse, sentieri e aree
camping vuoti, getto dell'acqua al minimo della portata: è
l'inusuale Pasquetta in tempo di lockdown per Covid-19 alla
Cascata delle Marmore, uno dei siti turistici più visitati
dell'Umbria.
Solo il rumore dell'acqua, che dal salto di 165 metri scende
flebilmente, spezza un silenzio surreale. Alcuni varchi
principali del parco rimangono comunque aperti, ma all'interno
non circola alcuno. Lo scorso anno erano stati oltre 16 mila 700
i visitatori registrati nel weekend pasquale, 7 mila 500 nel
lunedì dell'Angelo. Tra loro molti ternani, che come ogni anno
avevano scelto il parco per una gita fuori porta, ma anche
turisti provenienti da ogni parte d'Italia e dall'estero.
Sono chiusi anche tourist shop, bar e ristoranti, mentre gli
operatori del sito sono in cassa integrazione o hanno avuto
accesso ad un fondo di solidarietà.
"In 70 anni non mi era capitato mai di vedere una situazione
del genere" racconta sconsolato il titolare di una delle
attività.
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