Un presunto danno erariale di
oltre 200.000 euro per il mancato utilizzo del drone acquatico
"Galileo" da parte dell'Arpa Umbria è stato accertato dal
comando provinciale di Perugia della guardia di finanza in
seguito agli accertamenti delegati dalla Procura regionale della
Corte dei conti. Segnalati quattro soggetti ritenuti
responsabili del danno stesso.
Il drone - spiegano le fiamme gialle -, progettato e
realizzato per l'esecuzione di monitoraggi ambientali e per
l'acquisizione dei dati scientifici raccolti in ambienti
acquatici quali laghi, fiumi, acque chiuse, era un'imbarcazione
lunga 6 metri, dotata di due motori elettrici indipendenti, di
un radar e di una sonda multiparametrica, in grado di eseguire
in tempo reale l'analisi clinica dell'acqua, nonché di
raccogliere campioni d'acqua mantenendoli refrigerati. Lo
strumento era stato acquistato dall'Arpa nel 2013 e, dopo alcune
"missioni" come test, era stato impiegato a livello "operativo"
- riferiscono solamente in tre occasioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA