Le organizzazioni sindacali e le
centrali cooperative - Fp Cgil Umbria, Fisascat Cisl Umbria ,
Fpl Uil Umbria, Legacoopsociali Umbria, Federsolidarietà Umbria,
Agci solidarietà - chiedono "alla presidente Tesei e
all'assessore Coletto il rispetto degli impegni presi".
"In Umbria ci sono 6.000 lavoratori del settore sociale,
educatori e operatori delle cooperative sociali, che ancora
aspettano" affermano i rappresentanti sindacali e delle
cooperative. "Regione, Anci, centrali cooperative e sindacati
hanno, infatti, sottoscritto - aggiungono - un protocollo di
intesa che dà applicazione al decreto Cura Italia e alla Dgr 232
della Regione. In base a esso i servizi di welfare sospesi a
causa del Covid-19 sarebbero stati rimodulati dalle cooperative
sociali e integralmente pagati dalle USL e i lavoratori del
settore sociale, anziché ricorrere all'utilizzo degli
ammortizzatori, avrebbero continuato a lavorare ed a essere
regolarmente pagati. Il protocollo però - denunciano cooperative
e sindacati - non è applicato dalla Regione".
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