L'economia dell'Umbria è stata
colpita dalla pandemia in una fase di ripresa, ma ancora debole,
dell'attività economica del settore produttivo. E quindi "le
forti e profonde debolezze strutturali del tessuto economico
regionale, riconducibili principalmente alla bassa produttività,
potranno verosimilmente essere da freno alla ripresa
dell'attività nella fase di uscita dalla crisi indotta" dal
Covid. Nella regione, comunque, le stime più recenti
dell'Agenzia Umbria ricerche indicano per il 2020 un calo del
Pil lievemente meno intenso rispetto agli scenari previsivi per
il Paese. Delinea in sostanza questo scenario il Rapporto
sull'economia dell'Umbria della Banca d'Italia. Presentato oggi
in modalità web conference dallo staff della filiale di Perugia
con a capo Miriam Sartini.
In questo contesto di "fragilità" dell'Umbria, per Sartini
"si è innestata la crisi indotta dall'epidemia che ha colpito
fortemente l'economia regionale che evidenzia anche il declino
del posizionamento umbro rispetto alle regioni europee simili".
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