L'Assemblea legislativa ha
approvato il Piano regionale integrato per la non
autosufficienza (Prina) per il triennio 2019-2021.
Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza (Lega, FI,
FdI, Tesei presidente), mentre i consiglieri di minoranza (Pd,
M5S, Misto, Patto civico) si sono espressi contro evidenziando
la "diminuzione delle risorse disponibili" e criticando, fra le
altre cose, la scelta di "ampliare la platea dei beneficiari
senza un adeguato intervento economico della Regione".
Respinti gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati
dai gruppi di minoranza, approvato un ordine del giorno della
maggioranza.
Le risorse per l'Umbria, provenienti dal Fondo nazionale per
la non autosufficienza e da risorse della Regione ammontano
complessivamente a 12 milioni 859 mila euro per il 2019, 14
milioni e 181 mila euro per il 2020 e 12 milioni 785mila euro
per il 2021. Destinatari sono le persone con gravissima
disabilità, minori, adulti e anziani.
Resta ferma - è stato spiegato - l'opzione per l'assistenza
indiretta o autogestita, nell'ottica di favorire la permanenza
in famiglia o nel luogo ove si vive scegliendo la propria
assistenza domiciliare oppure il ricorso ai servizi.
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