Porterà ad un "cambiamento
epocale" il nuovo Piano di potenziamento e riorganizzazione
della rete assistenziale territoriale della Regione Umbria, come
ha sottolineato l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto,
che lo ha illustrato insieme al direttore regionale alla Sanità,
Claudio Dario.
Gli obiettivi annunciati sono quelli di rafforzare l'offerta
sanitaria e socio-sanitaria territoriale necessaria a
fronteggiare l'emergenza epidemiologica conseguente alla
diffusione del Covid-19; implementare e rafforzare un solido
sistema di accertamento diagnostico, monitoraggio e sorveglianza
della circolazione del virus, dei casi confermati e dei loro
contatti; intercettare tempestivamente eventuali focolai; ed
infine assicurare una presa in carico precoce dei pazienti
contagiati, dei pazienti in isolamento domiciliare obbligatorio,
dimessi o asintomatici non ricoverati e dei pazienti in
isolamento fiduciario.
Una struttura territoriale - è stato spiegato - per seguire
pazienti cronici e fragili attraverso l'assistenza domiciliare,
anche con il potenziamento del servizi infermieristici
territoriali, evitando pure prescrizioni inappropriate.
Un Piano realizzato grazie ai medici di medicina generale (726
in totale in Umbria), alle Aft - Aggregazioni funzionali
territoriali (attualmente sono 36 e ad ognuna saranno assegnati
almeno 2 "infermieri di comunità") e alle Usca-Unità speciali
per la continuità assistenziale, al momento 12 ma che "si spera
di farne rimanere attive almeno 6", ha evidenziato l'assessore.
"Un intervento che l'Umbria aveva già disegnato ma che ora con
l'arrivo dei finanziamento trova una attuazione appropriata" ha
commentato Coletto ricordando che la Giunta regionale ha
approvato il Piano con 20.552.878 euro assegnati alla Regione
per il 2020: risorse che andranno per personale (11 milioni) e
infrastrutture.
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