Un ricco progetto di produzioni 2020-2021 (nove in tutto) e "l'avanprogramma" del Teatro Morlacchi di Perugia, composto da tre spettacoli che andranno in scena da settembre a dicembre e che anticipano una stagione che svelerà poi anche il suo programma completo: riparte intanto così il Teatro Stabile dell'Umbria. "Passo dopo passo" come ha detto il presidente Brunello Cucinelli.
Per questa "riapertura", come ha spiegato Marino, sono state coinvolte importanti istituzioni culturali, dai musei (Museo civico di Palazzo della Penna, Galleria nazionale dell'Umbria, Museo archeologico nazionale dell'Umbria) all'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci fino all'Università. In questi luoghi si svolgerà, tra settembre e ottobre, 'Vorrei scrivere in tratti di fuoco' a cura di Andrea Baracco e con gli attori umbri della Compagnia dei giovani dello Stabile che hanno sperimentato anche nuove strade nella scrittura e nella forma. Uno spettacolo non tradizionale, che verrà presentato quindi in queste sedi culturali perugine, studiato per accompagnare con dei "ritratti sonori" il progetto 'Guerra e pace'. Lo Stabile, infatti, ha anche "osato" per questa ripartenza portando in scena al Teatro Morlacchi per un mese (28 ottobre - 22 novembre) un'opera maestosa come 'Guerra e Pace' in un inedito palcoscenico. La platea diventerà così un grande palco, con gli spettatori che potranno assistere allo spettacolo unicamente dai palchi.
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