Sei nigeriani sono finiti in
carcere o agli arresti domiciliari nell'ambito di un'indagine
della guardia di finanza di Perugia su un presunto traffico e
spaccio di marijuana e cocaina nel capoluogo umbro. Secondo il
Gruppo operativo antidroga del Nucleo di polizia
economico-finanziaria si tratta di un sodalizio che si
approvvigionava, anche per ingenti quantitativi, da
connazionali, principalmente nel Lazio.
Per gli investigatori gli stranieri - a carico dei quali sono
state eseguite ordinanze di custodia cautelare - operavano nel
quartiere Fontivegge, dal quale il principale indagato,
coadiuvato dalla compagna, curava le operazioni di
approvvigionamento e successivo smercio della droga. Gestendo,
di fatto - in base all'accusa -, una "fiorente piazza di
spaccio" anche durante il periodo di lockdown.
Complessivamente, nel corso delle indagini sono stati
sequestrati 2,3 chili di marijuana e 90 grammi di cocaina,
arrestati in flagranza di reato sei corrieri che avevano
raggiunto Perugia utilizzando treni ed autobus e ricostruiti 184
episodi di cessione al dettaglio di marijuana.
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