"Il Creato ci ha chiesto aiuto.
Ora credo che spetti a noi, persone umane, come imperativo
morale, rispondere a tale richiesta importante e urgente; e
penso a una sorta di nuovo contratto sociale con il Creato": lo
scrive Brunello Cucinelli, in una lunga lettera aperta
sull'emergenza coronavirus.
"Mi piace sognare - spiega - che le generazioni future
potranno vivere dove riterranno di riconoscere la loro patria, e
avranno il mondo intero come scelta libera; se sapranno vedere
nelle grandi migrazioni delle genti un'opportunità piuttosto che
un pericolo, se per loro la riparazione e il riuso degli oggetti
prevarrà sulla tentazione dello scarto, se lo Stato e le leggi
non saranno ritenuti obblighi imposti ma mezzi di vita civile da
rispettare per una vita più giusta; se sapranno sviluppare
tecnologia e umanità come sorelle amabili, se ogni angolo del
pianeta sarà considerato patrimonio di tutti e di ciascuno e
infine, se, come pensava Adriano Imperatore, sapranno
considerare i libri come i granai dell'anima, saranno felici".
"Tale è - conclude - il contratto sociale che mi piacerebbe
stipulare con il Creato, tale l'aiuto che sento di voler dare
come risposta amabile ad un custode così premuroso".
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